Abbiamo un’anima: l’anima dei Redskins Verona. È quella che vedete in campo, quella che ci fa sudare e rincorrere qualsiasi palla. È quella che ci fa stringere i denti, e ci fa lottare per ogni singola yard. È quella che non ci fa mai perdere la speranza, quella che dopo ogni partita ci da la forza per poterne giocare subito un’altra.
La nostra anima è quella che da 40 anni ci fa giocare a football americano e difendere l’onore nella nostra città: è quella che gli altri ci invidiano, quella che mettiamo ogni settimana nella costruzione del futuro dei nostri ragazzi e ragazze, dei nuovi Reds. È proprio quell’anima che ci fa combattere, urlare, sorridere, gioire. Perché è la nostra anima, e non la cambieremmo con quella di nessun altro.
Redskins Verona. We have a soul.
Since 1981 We have a soul – Storia Redskins Verona


I primi passi di un lungo cammino ininterrotto







1980
Colpo di fulmine
Era la primavera del 1980, una televisione privata di Verona trasmetteva filmati di football americano senza immaginare che questi avrebbero acceso la passione in un gruppo di giovani per questo sport. Nell’ottobre dello stesso anno un giocatore dei Champion Eagles di Ferrara, ma residente a Verona, decise assieme ad altri ragazzi di iniziare degli allenamenti che sarebbero poi stati funzionali alla formazione di una vera e propria squadra locale.
1981
La prima Tribù
La squadra prendeva forma e si decideva anche il nome : nascevano così i REDSKINS, stabilendo anche che i colori sociali sarebbero stati il rosso il blu e il bianco. Con molta buona volontà e superando pesantissimi problemi economici con un’autotassazione tra i giocatori, si riuscivano ad acquistare in America le prime 25 attrezzature. L’arrivo del materiale da gioco produceva un notevole entusiasmo non solo tra gli stessi giocatori, ma soprattutto tra i curiosi, moltiplicando così in breve tempo le richieste di tesseramento.
1981
Rinforzi d'eccellenza
Nel settembre di quell’anno veniva assunto il primo allenatore americano della squadra, Larry Square, sergente dei marines presso la base NATO di Vicenza che interveniva da subito sia sul versante della tecnica che dell’amalgama di squadra.
1981
Prima iscrizione al campionato italiano
Nell’ottobre del 1981, dopo un primo incontro amichevole a Bologna, la squadra dei Redskins Verona veniva affiliata all’AIFA (Associazione Italiana di Football Americano) di Giovanni Colombo entrando a far parte così ufficialmente del football americano italiano e iscrivendosi al successivo Campionato nazionale.
1982
Nascita della società
Evidentemente, lo sforzo richiesto fu notevole sul piano della preparazione atletica, ma soprattutto organizzativo e finanziario. Per questo motivo nel gennaio 1982 veniva costituita l’Associazione Football Americano Verona, nominando presidente Giancarlo Guerra, la cui passione e dedizione alla causa Redskins non conosceva limiti.
1982
Il debutto amaro
La partecipazione a quello che sarebbe stato il 2° Campionato Italiano permise di trovare prima dell’inizio dello stesso anche uno sponsor importante come la Mash che si sarebbe rivelato essenziale per la risoluzione dei numerosi problemi di natura economica. L’altro aspetto legato al campionato sarebbe stata la possibilità di testare finalmente l’effettiva preparazione della squadra, essendo inseriti nel girone del Centro Italia assieme ai Rhinos, campioni in carica, ai bolognesi Warriors, alle Aquile Ferrara, ai Falchi di Modena e ai romani Grizzlies. Purtroppo però la squadra, al primo impatto con lo sport giocato a livello agonistico e priva totalmente di esperienza finì per soccombere, perdendo tutte le partite e finendo ultima nel proprio girone. Le sconfitte subite non solo non avevano comunque affievolito la voglia di giocare dei Redskins, anzi; al contrario, avevano dato un nuovo impulso alla squadra già nella prospettiva di iscriversi al campionato successivo.
1983
Nuova linfa
Fu così che, forti del nuovo sponsor, si poté acquistare nuovo materiale perfezionato e programmare una ristrutturazione profonda dell’organico, finalizzando lo sforzo su nuovi e importanti elementi. Nel settembre 1982 venne assunto un nuovo allenatore, Bill Young, sempre proveniente dalla base NATO di Vicenza, tecnico di grande talento ed esperienza che era stato l’unico, fino a quel momento, a portare alla vittoria una squadra italiana, i Giaguari di Torino, contro una formazione statunitense delle basi NATO. Inoltre, con lui fecero l’ingresso in squadra anche due nuovi giocatori americani: Scott Spencer e Nelson Marshall.
1983
I primi Playoff
Nel 1983, con l’esperienza di un campionato alle spalle, il nuovo entusiasmo dato dai nuovi inserimenti e una certa “rabbia sportiva” in cerca di riscatto, i Redskins si ponevano tra i possibili candidati ai playoff nel campionato di quell’anno. Questa volta la squadra era stata inserita nel girone Nord assieme a Frogs di Busto Arsizio, Rams e Seamen di Milano, Giants e Jets di Bolzano. La squadra più pericolosa del gruppo era sicuramente quella dei Frogs che per due anni era giunta a disputare il Super Bowl e in entrambe le occasioni era stata sconfitta dai Rhinos di Milano.Il campionato fu giocato con grande impegno e determinazione e l’obiettivo dei Play-off fu centrato: i Redskins giocarono l’ultima partita contro i Rhinos Milano che sarebbero diventati i Campioni italiani dell’anno.
1983
Basi al progetto
Nell’estate di quell’anno si concretizzò anche l’idea di formare una squadra “Under 20”, indispensabile per la creazione di un vivaio che avrebbe consentito il ricambio e l’alimentazione naturale della squadra. Cosa che avrebbe poi costituito la filosofia portante di tutto il lavoro di organizzazione e preparazione dei Redskins e che, nel tempo, avrebbe portato non solo alla creazione delle varie giovanili, ma anche al perseguimento del progetto Flag e Flag Scolastico.